ORIGINI STORICHE DI S. MARIA A
MONTE
Dalle
ricerche documentarie fino ad oggi compiute,
le prime notizie sui nostri luoghi provengono da fonti religiose ora
conservate nell'archivio vescovile di Lucca.
Un documento del 766 cita per la prima volta il luogo indicato "Ad
Montem" e nel 787 è stata attestata l'esistenza della Chiesa di S. Maria
sulla collina, dipendente dalla Pieve di S. Ippolito in Aniano, posta
nella pianura tra l'Arno e l'Usciana. Si situa tra il 941 ed il 983 il
trasferimento del titolo plebano dalla Chiesa di S.Ippolito a quella di
S.Maria a Monte. Il trasferimento alla chiesa di S.Maria, in luogo "a
Monte", del titolo di Pieve si deve attribuire soprattutto al fatto che
il vescovo di Lucca aveva fondato un Castello alle sue dipendenze che
comincia ad essere menzionato nei documenti a partire dal atto del 906
che allivella casa e beni ad un signore del luogo: è il primo castello
del Valdarno.
Per la sua posizione strategica e le sue imprendibili fortificazioni il
castello fu, durante il Medioevo, coinvolto nelle lotte fra Lucca, Pisa
e Firenze.
S. Maria a Monte oltre ad essere principale centro polito delle Cerbaie,
aveva la Chiesa pievana di S.Maria con numerose chiese suffragane che
nella Bolla Papale di Eugenio III del 1150 sono ben ventuno.
Le nostre terre si trovarono investite dal processo di rinnovamento
della Chiesa e della Società che si ebbe nel XIII secolo con la presenza
dei Monaci Florensi e con esperienze di vita eremitico-penitenziale,
quali quelle della Beata Diana da S.Maria a Monte. La comunità monastica
femminile cadde in una crisi prima di organico e quindi morale finendo
per essere soppressa nel 1217, anno nel quale il monastero venne
affidato ai florensi. Questi monaci non incisero molto profondamente nel
tessuto sociale al contrario di quello che accadde di una fanciulla che
si votò ad una vita di solitaria contemplazione e, allo stesso tempo di
carità: la Beata Diana Giuntini da S. Maria a Monte.
Dopo una cruenta battaglia, nel 1327 l'esercito fiorentino conquistò il
castello e lo distrusse, e capitò così anche alla Pieve di S. Maria. Il
clero ed il popolo avevano così perso la propria chiesa. Risale infatti
al 1360 l'ampliamento di 11 braccia per lunghezza di un piccolo oratorio
posto nella cerchia esterna delle mura, creando così una nuova Pieve
Collegiata, che fu funzionante solo intorno al 1380 e che doveva avere
tre cappelle absidali e un portico. Clemente Mazzei, attuale piovano, la
fece consacrare il 29 Settembre 1466 dal Vescovo ausiliare di Lucca,
Matteo da Pontremoli, aggiungendo al titolo di S. Giovanni Apostolo
Evangelista quello di Maria Vergine Assunta.
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